Controlli ad attività di gioco in provincia di Avellino: sequestri e sanzioni. Tutti i dettagli

I finanzieri del Comando Provinciale Avellino, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno eseguito in provincia di Avellino uno specifico piano di interventi a contrasto del gioco illegale e irregolare.

Sono 12 le attività commerciali, di cui 3 sale scommesse, controllate dalle forze dell’ordine con il fine di verificare il corretto utilizzo e tenuta in esercizio degli apparecchi da gioco denominati AWP, nonché il rispetto delle norme che disciplinano la raccolta delle scommesse su rete fissa.

Nel complesso, sono stati sottoposti a verifica 55 apparecchi da gioco e riscontrate diverse irregolarità, alcune anche gravi, con risvolti di natura penale. In particolare, in due casi, è emerso che gli apparecchi erano stati movimentati presso i magazzini del soggetto gestore (proprietario) senza la prescritta comunicazione all’Amministrazione fiscale; in un altro caso, invece, i finanzieri che l’esercizio commerciale deteneva apparecchi in numero superiore a quelli consentiti dalle normative vigenti per la tipologia di attività esercitata.

Le maggiori criticità si sono riscontrate per le sale scommesse dove, contestualmente, i finanzieri hanno eseguito anche controlli sul corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio. Sono ancora in corso i necessari approfondimenti sulla rilevante mole di operazioni oggetto di verifica anche per l’applicazione di specifiche sanzioni per la mancata conservazione delle ricevute di gioco da parte dell’esercente.

La situazione più grave riguarda proprio una delle sale, in cui è stato riscontrato che la raccolta delle scommesse era effettuata da una società diversa da quella autorizzata dall’amministrazione fiscale e dall’autorità di pubblica sicurezza ex art 88 T.U.L.P.S.. Per tale circostanza, il gestore di fatto della sala è stato denunciato a piede libero per il reato di raccolta abusiva di scommesse e, nel contempo, è stato eseguito il sequestro dell’attività, delle apparecchiature informatiche utilizzate e della somma di oltre mille euro, in banconote e monete. Una particolare attenzione è stata riservata, come di consueto, alla tutela delle fasce più deboli, in particolare al profilo del gioco minorile per il quale non sono state rilevate violazioni alle norme vigenti.

Determinante per l’efficacia dei controlli eseguiti è stata la preliminare analisi sui flussi di gioco di apparecchi AWP e sulle fenomenologie criminali concernenti il circondario irpino, con riferimento al contrasto del gioco illegale, effettuata anche sulla base di un protocollo firmato tra la locale Procura della Repubblica e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Gli elementi acquisiti sono stati poi ulteriormente sviluppati e corroborati da notizie di carattere economico – finanziario, a cura dei militari della Guardia di Finanza.

Tali attività si inquadrano in un più ampio quadro di controllo e fanno seguito al piano straordinario recentemente eseguito, nell’ambito del quale sono stati sottoposti a specifici controlli ulteriori 24 attività commerciali con la contestazione di una violazione amministrativa alle norme al contrasto del gioco minorile. lp/AGIMEG