Conti (sindaca San Lazzaro di Savena): “Signori delle slot probabilmente impugneranno la mia ordinanza. Sarà una battaglia durissima, ma vale la pena combattere”

“Sarà una battaglia durissima, ma sono quelle che vale la pena combattere. Nel 2018 avevo già chiuso nel mio Comune tutte le sale slot che erano entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, biblioteche e centri anziani”.

Sono le parole di Isabella Conti, Avvocata e Sindaca di San Lazzaro di Savena, nella provincia di Bologna.

“Ma non ho potuto fare nulla per rimuovere le singole slot machine all’interno di altri esercizi commerciali come bar, tabaccherie ed edicole, anche se erano proprio adiacenti a scuole. Questo perché lo Stato ci impose di attendere la scadenza dei contratti di noleggio con i produttori di slot machine, impedendomi di agire nell’interesse dei più fragili. Non mi sono data per vinta ed ho iniziato ad erogare contributi per le attività commerciali che dismettevano le slot machine, per sostenere un commercio sano e responsabile. Non è servito: ce ne sono ancora moltissime”, ha aggiunto.

“Il Governo Meloni nonostante i dati devastanti sulla ludopatia post covid, ha concesso proroghe su proroghe, continuando a far incassare allo Stato miliardi di euro sulle spalle di chi soffre di ludopatia e delle loro famiglie, senza nemmeno avviare studi per trovare alternative alle entrate derivanti dal gioco d’azzardo legale. Da sindaca non posso più tollerare di vedere persone sfrattate, che non riescono a fare la spesa perché si giocano la pensione o lo stipendio. Non sopporto il pensiero che per continuare a giocare si rivolgano ad usurai. Di queste persone noi ci facciamo carico economicamente e moralmente mentre lo Stato incassa. Ora basta”, ha detto.

“Ho firmato un’ordinanza: le slot machine negli esercizi commerciali entro 500 metri dai luoghi sensibili potranno accendersi per un’ora sola al giorno, dalle 11:30 alle 12:30.
È probabile che i signori delle slot machine impugneranno la mia ordinanza”, ha concluso. cdn/AGIMEG