Consuntivo Giochi 2016: stabile la spesa degli italiani per tentare la fortuna, in crescita (+22 per cento) invece le entrate erariali. Bene Lotto, SuperEnalotto e scommesse sportive e ippiche. Online a due facce, boom dei casinò flop del poker

Una spesa dei giocatori in linea con quella registrata lo scorso anno, a fronte di un incremento della raccolta e di un deciso balzo in avanti per le entrate erariali, cresciute del 22% (9,8 miliardi di euro). L’anno chiuderà con vincite dei giocatori intorno ai 77 miliardi di euro, dunque la spesa effettiva – la differenza tra quanto puntato e quanto tornato in vincita – sarà di circa 17,6 miliardi, in pratica un lieve +2,9% rispetto i 17,1 miliardi del 2015. E’ la fotografia del comparto dei giochi pubblici in Italia nel 2016, secondo le stime elaborate dall’agenzia specializzata Agimeg.
Per la prima volta nella storia dei giochi, la raccolta dovrebbe superare i 94 miliardi di euro, un dato in crescita del 7,3% rispetto agli 88,2 miliardi del 2015. A fronte di una raccolta cresciuta in maniera lieve per Slot (+2,5%) e Vlt (+4,5%) – che con 49,8 miliardi di euro rappresentano il 52,6% degli incassi totali – l’incremento maggiore nell’anno in corso lo registreranno i segmenti delle scommesse, sia ippiche (cresciute del 35,2% a 860 milioni di euro) sia sportive (aumentate del 19,8% a 6,7 miliardi grazie anche alla raccolta degli Europei di calcio e delle Olimpiadi) e dal Superenalotto, che complice il jackpot record da 163 milioni di euro centrato a fine ottobre, incasserà circa 1,4 miliardi. Vola anche il Lotto, che raggiungerà quota 8 miliardi, sia nella variante tradizionale – la cui raccolta è stata sostenuta dai centenari di lungo corso – sia con il 10eLotto, con un incremento complessivo del 13%. Stabili i Gratta&Vinci, a 9 miliardi, mentre segnerà un +20% la raccolta dei casinò on line, arrivati a 15 miliardi di euro, ma grazie a un payout elevatissimo la spesa effettiva (ovvero le giocate al netto delle vincite) è stata inferiore al mezzo miliardo di euro. Cresce prevista anche il betting exchange, le scommesse tra giocatori che, in attesa della liquidità internazionale prevista per il 2017, dovrebbe toccare i 550 milioni di euro, anche se la spesa effettiva dei giocatori è stata pari a poco più di 3 milioni, mentre perdono terreno il poker on line, con un crollo soprattutto della versione cash. Stabile il bingo, a circa 1,6 miliardi di euro, mentre i concorsi pronostici (Totocalcio, Il9 e Totogol) incasseranno 23 milioni contro i 31 milioni del 2015 (-7,2%).
La spesa in Slot e Vlt sarà pari a circa 9,6 miliardi (il 53,6% del totale), in linea con i dati del 2015, seguita da Lotto e Gratta & Vinci che totalizzeranno ulteriori 5 miliardi (il 28% della spesa totale). Crescita a due cifre per le scommesse sportive, con una spesa vicina al miliardo di euro (+19,5%), per il Superenalotto (a 900 milioni con il +32,%), ma soprattutto per le scommesse ippiche (con il +34,8% a 244 milioni). Come detto, poker online (in modalità cash e torneo) e casinò games, a fronte di una raccolta complessiva di 15,7 miliardi, produrranno una spesa di poco superiore ai 560 milioni, per effetto di un payout molto elevato (in media del 96,5%). La spesa nel bingo sarà invece inferiore al mezzo miliardo.
Ma il vero balzo in avanti – sottolinea Agimeg – lo registrerà l’erario, che a fine anno incasserà oltre 9,8 miliardi di euro, un dato in crescita del 22% rispetto agli 8,1 miliardi dello scorso anno, per effetto prevalentemente dell’innalzamento del prelievo erariale su Slot e Vlt, che nel 2016 verseranno nelle casse dello Stato oltre 5,9 miliardi (il 60,1% del totale), contro i quasi 4,5 miliardi dello scorso anno. L’Erario ringrazia anche i Gratta&Vinci, così come lo scorso anno secondo maggior ‘contribuente’ con 1,35 miliardi, e il Lotto, terzo con 1,32 miliardi (il + 12,6% rispetto al 2015). A seguire il Superenalotto, con quasi 650 milioni di euro e un incremento del 32,4%, con le scommesse sportive che contribuiranno con 241 milioni (+18,7%) e le ippiche che, seppur con un’incidenza sul totale di ‘appena’ 40 milioni, in termini assoluti hanno registrato la crescita percentuale maggiore, pari al +33,3%. Stabile il bingo con 175 milioni, mentre altri 90 milioni arriveranno da poker cash e casinò games, con un incremento per le casse erariali di quasi 10 punti percentuali rispetto allo scorso anno. lp/AGIMEG