Consiglio di Stato: sì a indennizzo per sala giochi ad Aosta chiusa perché vicina a luogo sensibile, ma revoca licenza è legittima

Il Consiglio di Stato conferma che la sala da gioco cui la Questura di Aosta ha revocato la licenza di pubblica sicurezza prima del termine ha diritto a un indennizzo, ma conferma che il provvedimento di revoca è valido. La vicenda riguarda una sala da gioco che era stata regolarmente autorizzata dalla Questura nel 2011 e che in base a questo titolo avrebbe dovuto continuare a operare fino al 2023. L’Amministrazione tuttavia, in seguito all’approvazione della legge regionale del 2015, ha rilevato che la sala non rispettava la distanza di 500 metri da alcuni luoghi sensibili e ha quindi revocato la licenza nel 2019. Il Tar Aosta – che per primo ha affrontato la questione nel giugno 2020 – ha stabilito che il provvedimento dell’Amministrazione era legittimo, ma aveva riconosciuto alla sala un indennizzo. Il Consiglio di Stato adesso conferma quella sentenza, sottolineando che la sala deve essere indennizzata perché è stata costretta a chiudere anzitempo: “L’affidamento che l’atto ritirato ha provocato con il venir meno della licenza, con conseguente chiusura immediata del locale è stato, infatti, valutato dal primo giudice, il quale ha riconosciuto i pregiudizi derivanti dall’ affidamento ingenerato sul ricorrente riguardo alla durata della licenza fino al 2023”. Il Consiglio di Stato sottolinea anche che per l’Amministrazione si configura una “responsabilità da atto lecito”, e che non ci sono i presupposti per concedere un vero e proprio risarcimento “per la assorbente ragione che non è configurabile in capo alla amministrazione appellata, alcuna violazione del principio di buona fede per il quale la quantificazione del danno avrebbe seguito certamente criteri ed oneri probatori diversi in capo al privato”. I giudici di Palazzo Spada infine respingono la richiesta di rimettere la questione do fronte alla Corte Costituzionale: ” è sufficiente richiamare quanto osservato dal primo giudice in relazione all’obiettivo dei valori tutelati dalle predette disposizioni regionali”.. lp/AGIMEG