L’intesa Stato-Regioni del 7 settembre 2017 e soprattutto la recente circolare del Ministero dell’interno del 2019 “non possono spiegare alcuna efficacia invalidante sulle ordinanze sindacali del Comune di Milano, che sono state emanate nel 2014, ben prima di tali disposizioni e che, in ogni caso, l’intesa medesima, non essendo stata recepita in un decreto ministeriale, non può essere ritenuta vincolante”. Lo scrive la Quinta Sezione del Consiglio di Stato nell’ordinanza con cui respinge la richiesta di una sala da gioco di sospendere le fasce orarie adottate dal comune di Milano. La circolare citata è quella emessa dal Viminale nel novembre 2019 per invitare i Comuni a rispettare gli impegni assunti con l’accordo del 2017 siglato in Conferenza Stato-Regioni. IL Consiglio di Stato ricorda anche che “per consolidato orientamento giurisprudenziale, è pienamente legittimo il potere sindacale di fissare gli orari di apertura delle sale giochi al fine di preservare la salute pubblica dalla ludopatia”. gr/AGIMEG