Con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia prende forma la prima legge di Bilancio targata Draghi-Franco che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Una manovra espansiva da 23 miliardi, che conferma l’impianto del Dpb trasmesso a Bruxelles e che contiene le risorse per la riforma degli ammortizzatori e quelle di taglio delle tasse. Dopo aver esaminato diversi schemi, per l’addio a Quota 100 arriva una soluzione per un solo anno, il 2022, in cui si potrà andare in pensione in anticipo raggiungendo Quota 102 con 64 anni di età e 38 di contributi e un fondo – riporta l’Ansa. Stretta sul Reddito di Cittadinanza, con controlli preventivi e un taglio dell’assegno a partire dalla seconda proposta di lavoro rifiutata, con un “decalage” progressivo. Ci sarà comunque un rifinanziamento da 800 milioni per coprire l’incremento della platea. Sul taglio delle tasse manca l’intesa e così in manovra per ora nero su bianco ci sarà solo il fondo da 8 miliardi. Stop al cashback, la misura voluta dal governo Conte è destinata a essere cancellata. Partita il primo gennaio 2021 consentiva di ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti con le carte. Già sospesa fino alla fine dell’anno ora viene archiviata anche nel 2022 mettendo a disposizione 1,5 miliardi. Alla sanità arriveranno altri 4 miliardi tra Fondo sanitario e fondi per i vaccini e farmaci anti-virus. Altri 400 milioni andranno alla ricerca e sarà rifinanziato anche il trasporto pubblico locale. Spinta agli investimenti e sostegno alle imprese: ci saranno 2 miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, mentre altri 4 miliardi sosterranno gli investimenti privati. cdn/AGIMEG