Consiglio di Stato respinge ricorso Global Starnet sui requisiti di solidità economica

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso intentato da Global Starnet contro i requisiti di solidità economica e trasparenza societaria, che i concessionari dei giochi devono rispettare dal 2011. Lo concessionaria aveva anche avanzato una richiesta di risarcimento, quantificando il danno subito in 500 milioni di euro.
La vicenda è iniziata nel 2011, quando con la Stabilità il Governo assestò un giro di vite sulle concessioni, adottando tutta una serie di misure per assicurare un maggior controllo sui bilanci e sui soggetti che detengono quote societarie. Il Tar in primo grado confermò la legittimità della legge, ma annullò alcuni requisiti imposti alle compagnie – quello sulla solidità patrimoniale e quello sull’autonomia finanziaria. Fece salvo invece il requisito sul tetto all’indebitamento. Secondo la Global Starnet quest’ultimo requisito rappresenta già di per sé un freno agli investimenti; inoltre è stato introdotto circa un anno dopo il lancio delle vlt, ovvero quando le concessionarie delle slot avevano sopportato in ingente sforzo economico che chiaramente gravava sui bilanci. La compagnia si è quindi rivolta al Consiglio di Stato, ottenendo che la questione venisse prima rimessa alla Corte Costituzionale e poi alla Corte di Giustizia dell’UE. Entrambi i giudici hanno riconosciuto che l’impianto normativo è legittimo. La CGE però ha chiesto al Consiglio di Stato di verificare che le limitazioni siano giustificate da motivi d’interesse generale e che siano proporzionate rispetto agli obiettivi perseguiti. gr/AGIMEG