Consiglio di Stato, Per istallare le vlt in una sala da gioco già attiva serve verificare le distanze

Per istallare delle videolottery in una sala da gioco già esistente, il Questore deve verificare che l’esercizio rispetti le distanze dai luoghi sensibili. Lo stabilisce la Terza Sezione del Consiglio di Stato respingendo l’appello intentato da una sala di Pisa. Per la società, si trattava in sostanza di chiedere una licenza accessoria rispetto a quella di cui era già in possesso, il Questore pertanto non avrebbe dovuto verificare nuovamente che la sala rispettasse le distanze dai luoghi sensibili. Il Consiglio di Stato ha tuttavia respinto questa tesi: “Come correttamente osservato dal primo giudice l’istallazione degli apparecchi c.d. “VLT” è sottoposta all’autorizzazione del Questore non soltanto per le verifiche – come erroneamente sostiene l’appellante – del requisito di moralità del richiedente (…) ma anche con riferimento alla verifica del regime distanziale previsto dalla legislazione regionale”. Il Collegio in precedenza aveva ricordato anche la prima circolare che il Ministero degli Interni aveva emesso sulla questione, la numero 557 del marzo 2018 n. 557, – ma senza fare alcun riferimento alla nota esplicativa di maggio che ne precisava il senso – arrivando alla conclusione che  questo provvedimento “fa obbligo ai Questori di tener conto nel rilascio delle autorizzazioni in questione anche del rispetto delle distanza minime previste dalla legislazione regionale”. lp/AGIMEG