E’ necessaria una “attenta revisione del testo” delle linee di azione contro il gioco patologico del Ministero della Salute. Con questa motivazione il Consiglio di Stato ha sospeso il parere sullo schema di regolamento sulle linee di azione contro il GAP del Ministero della Salute. I giudici, pur esprimendo “apprezzamento” per l’introduzione di quello che viene definito “un importante strumento nell’ottica della limitazione del fenomeno della ludopatia”, ha formulato diverse osservazioni. Ad esempio, che alcune parti dello schema “non paiono rientrare nella competenza esclusiva del Ministero della salute”, come gli interventi educativi nelle scuole. La raccomandazione per le modifiche alle sanzioni penali e amministrative, soprattutto per la raccolta abusiva di gioco e di evasione delle imposte, non può essere inclusa nel “contenuto di una norma di carattere secondario, per di più di esclusiva pertinenza del dicastero della salute”. La Sezione evidenzia infine che le linee guida non sono corredate “dall’analisi dell’impatto della regolamentazione né dall’analisi tecnico-normativa” e che “la relazione tecnico-finanziaria trasmessa non è stata vidimata dalla competente Amministrazione”. lp/AGIMEG