Facilitare le procedure dei ristori, alleggerire il peso della burocrazia e progettare la ripartenza facendo in modo che i soldi del Recovery Fund vengano investiti in modo produttivo”. Sono queste le richieste che Confesercenti presenterà a Draghi. Lo ha detto all’Agi Patrizia De Luise, presidente dell’associazione di categoria delle imprese del commercio. “L’emergenza sanitaria ha messo le imprese di prossimità a dura prova e oggi sono tra quelle che hanno sofferto più di altri le chiusure causate dal lockdown. Si tratta di imprese che venivano già da un periodo difficile, e la pandemia ha accentuato le loro sofferenze”, spiega De Luise. Da qui la necessità di ripensare il meccanismo dei ristori. “Anche se di volta in volta sono state messe cifre importanti, il mondo delle imprese di prossimità ha sofferto la lentezza della burocrazia, sia per quanto riguarda i ristori che per il riconoscimento della cassa integrazione. Lentezze che hanno sfiancato il nostro sistema, sia economico che sociale”. Ma, spiega De Luise, all’ex presidente della Bce Confesercenti chiederà anche che “le risorse del Recovery plan vengano investite in modo produttivo, in maniera tale che si abbia una visione del futuro del Paese”. Serve “che si metta a terra un piano che comprenda anche la creazione di infrastrutture materiali e immateriali”. E soprattutto “la necessità che si riformi la burocrazia, è il momento per farlo”. lp/AGIMEG