“Per l’ emergenza sanitaria è necessario accorciare il più possibile i tempi della vaccinazione, senza dimenticare la sempre più evidente insostenibilità economica e sociale di una strategia di contrasto incentrata sul modello del lockdown. Serve un salto di qualità per consentire riaperture e sicurezza”. E’ quanto afferma Confcommercio. “I Ristori restano un tema fondamentale, ma devono essere basati sul criterio delle perdite di fatturato superando finalmente il criterio dei codici Ateco. Sul versante degli ammortizzatori, occorre un’ampia proroga della cassa Covid 19. Sull’emergenza economica e sociale e Pnrr: pieno coinvolgimento delle parti sociali ai progetti e alla governance e necessità di riforme e investimenti in termini di politiche, progetti e risorse. A partire dalla filiera turistica, drammaticamente colpita dagli effetti della pandemia, che rappresenta, insieme a tutto il terziario di mercato un modello economico diffuso, un made in Italy fatto di qualità e socialità che può contribuire a far ripartire il Paese”.
“La crisi sanitaria, economica e sociale impone tempi strettissimi. Centinaia di migliaia di imprese allo stremo hanno assoluto bisogno di risposte chiare per uscire da un’incertezza durata troppo a lungo”, prosegue Confcommercio.
“Il valore e il grande prestigio di Draghi sono riconosciuti a livello globale e questa è un’opportunità straordinaria dal momento in cui le decisioni più rilevanti per l’Italia saranno prese nel contesto europeo. Il Presidente della Repubblica, indicando l’ex governatore della Bce, non poteva fare scelta migliore e nello stesso tempo più coraggiosa. Confcommercio, che rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, non farà mancare il suo contributo. Lo daremo, anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulla scelta di Mario Draghi come presidente del Consiglio incaricato.
“Non spetta ad una associazione di categoria entrare nel merito di una crisi di governo. Spetta però a chi ha responsabilità nella rappresentanza e vive a stretto contatto con le imprese di questo Paese, evidenziarne i gravi rischi, con scadenze importanti e urgenti, come gli annunciati provvedimenti emergenziali o la messa a punto del documento sul Recovery Plan, e richiamare al senso di responsabilità le forze politiche, con l’invito a fare presto. Il Paese non può permettersi tatticismi o distrazioni, vista la drammaticità del momento che impone decisioni rapide e contesti stabili. I pubblici esercizi e la ristorazione italiana sono in ginocchio. I danni subiti mettono a repentaglio la tenuta economica dell’intero comparto e il momento drammatico impone il richiamo ai migliori valori del Paese. Vi imploriamo, fate presto”. Questo il commento del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. cr/AGIMEG