Concorsi a premio: Gruppo Misto al MEF, “sistema sanzionatorio incostituzionale”

“Si chiede al Ministero dell’Economia se ritenga necessario assumere iniziative normative dirette a rivedere il sistema sanzionatorio da ultimo introdotto con l’articolo 12, comma 1” del decreto Abruzzo, “commisurando la sanzione all’entità dell’elusione e limitando le sanzioni superiori a cinquantamila euro solo ai concorsi a premio per i quali sia stata accertata la coincidenza con attività di gioco riservate allo Stato o l’elusione del monopolio statale sui giochi”. Lo scrivono in un’interrogazione i deputati del Gruppo Misto  Gebhard e Schullian, riferendosi alle sanzioni previste per i concorsi a premio. “L’attuale sistema sanzionatorio per i concorsi o le operazioni a premio – dicono – non differenzia più l’entità della trasgressione, né il tipo di premio offerto, con la conseguenza che si rischia di incorrere in sanzioni dai cinquantamila euro ai cinquecentomila euro anche in caso di una violazione commessa per l’effettuazione di un concorso o un’operazione a premio del valore di pochi euro; l’articolo 12, comma 1, lettera  o)39 del 2009 è dunque seriamente sospettato di incostituzionalità per violazione dei princìpi di proporzionalità, ragionevolezza e parità di trattamento, sanciti dall’articolo 3 della Costituzione, in quanto sanziona i trasgressori con importi sproporzionati al valore della violazione rilevata; inoltre – si legge –  il sistema sanzionatorio appena delineato, nel comminare sanzioni assolutamente sproporzionate, mette in serio pericolo la stessa sopravvivenza di piccoli imprenditori che effettuano concorsi a premio di esiguo valore, senza la preventiva comunicazione, ignorando la normativa applicabile”. im/AGIMEG