Sta rimbalzando ovunque la notizia sulla possibilità che il Governo attinga di nuovo al comparto del gioco, in particolare con l’aumento dell’aliquota della cosiddetta ‘tassa sulla fortuna’ al 23% o al 25%, per ricavare ulteriori risorse nella Legge di Bilancio.
L’avvocato Paolo Leone, esperto del settore e presidente dell’associazione Centro Studi Gioco Pubblico, ha rilasciato un’intervista ad Agimeg per commentare tale ipotesi.
“Oggi abbiamo appreso dai media che il Governo ha in mente di aumentare l’aliquota fiscale sulle vincite di un determinato valore per ottenere maggiori risorse nella Legge di Bilancio. Penso che questo esecutivo abbia un approccio neutro al comparto del gioco pubblico e quindi credo che siano ben informati in merito alle differenze di tassazione tra i vari giochi. Ad esempio il Lotto e 10eLotto sono quelli meno tassati, mentre le vincite da Gratta e Vinci e slot subiscono una decurtazione più elevata. Inoltre, è ormai risaputo che aumentando le aliquote il gettito rischia di calare, quindi è necessaria una riflessione importante su questo tema”.
“In primavera – prosegue l’avvocato Leone – è nata l’associazione Centro Studi Gioco Pubblico di cui sono presidente e ha l’intenzione di supportare la filiera, ma allo stesso tempo trovare i modi e gli spazi corretti per consigliare i decisori. Per questo ritengo di poter suggerire un riequilibrio della tassazione nei diversi giochi offerti sul territorio, poiché è grazie ai punti fisici che il gioco legale presidia e tutela la legalità. Inoltre, per tutelare al meglio il consumatore suggerisco di non limitare al solo uso della tessera sanitaria per entrare nelle sale giochi, ma di utilizzare anche il documento d’identità così da azzerare il rischio di gioco minorile”.
“Infine, leggo che c’è l’intenzione di svolgere un bando di gara per le concessioni online a breve. La proroga scade nel 2024 e non vorrei che questo sia solo un modo per avere introiti immediati per avere più risorse in questa Legge di Bilancio. Ciò lascerebbe sconcertato un intero comparto.