Via libera da parte della Commissione Europea, al termine del regolare periodo di stand still, a tre progetti di legge sul gioco.
In particolare, due di questi sono stati inviati dalla Lituania nel mese di febbraio. Si tratta di due progetti di legge realizzati dal Direttore del Servizio di Vigilanza sul Gioco presso il Ministero delle Finanze. Il primo riguarda i requisiti per le piattaforme di gioco online, mentre il secondo l’approvazione delle norme per l’Organizzazione del Gioco d’Azzardo Responsabile.
Le norme contenute nel primo provvedimento stabiliscono i requisiti generali e tecnici per l’implementazione di piattaforme per le aziende che garantiscono l’identificazione e la registrazione centralizzate di tutti i giocatori e la contabilizzazione delle scommesse piazzate e delle vincite pagate. I requisiti della piattaforma sono stabiliti per garantire l’affidabilità dei dati provenienti dai sistemi di calcolo delle dislocazioni gestite dall’azienda, l’organizzazione del gioco responsabile e la prevenzione di possibili casi di manipolazione o interpretazione errata dei dati da parte sia degli organizzatori del gioco che dei giocatori.
Le norme contenute nel secondo provvedimento stabiliscono le misure per l’organizzazione del gioco responsabile, l’identificazione e la gestione del gioco problematico, il controllo della quantità e del tempo di gioco, il monitoraggio del comportamento dei giocatori, la valutazione del rischio, il formato e la procedura di presentazione degli avvisi di avvertimento e delle informazioni ai giocatori sui potenziali danni del gioco e i requisiti per la formazione del personale.
Infine, l’ultimo disegno di legge è stato inviato da Cipro in Commissione Europea il 17 febbraio e modifica la norma sul gioco del 2018, introduce l’obbligo per i fornitori di gioco di pubblicare sul proprio sito ufficiale i criteri in base ai quali concede sponsorizzazioni per attività di carattere sportivo, sociale e di pubblica utilità.
Inoltre, la normativa prevede che il fornitore sia tenuto a presentare alla Camera dei Rappresentanti e a pubblicare sul proprio sito ufficiale, entro tre mesi dalla chiusura dell’anno fiscale, un elenco dettagliato delle sponsorizzazioni, specificando anche l’importo assegnato. cdn/AGIMEG