Commissario Ue Mercato Interno: “In tema di gioco d’azzardo non esiste nessun piano per un regolamento europeo. Stati membri godono di ampia autonomia nella regolamentazione di tali attività”

“In assenza di un’armonizzazione a livello dell’UE, gli Stati membri sono liberi di fissare gli obiettivi della propria politica in materia di giochi d’azzardo e di definire il livello di protezione richiesto. Qualsiasi misura dovrebbe tuttavia essere in linea con le norme sul mercato interno stabilite dal Trattato e interpretate dalla Corte di Giustizia. Gli Stati membri godono pertanto di un’ampia autonomia nella regolamentazione delle attività di gioco d’azzardo, anche per quanto riguarda gli aspetti di protezione dei consumatori. La Commissione è consapevole delle gravi conseguenze per la salute e sociali del problema del gioco d’azzardo. Tuttavia, a causa delle significative differenze morali, religiose e culturali tra gli Stati membri, in questa fase non esistono piani specifici per proporre una legislazione settoriale specifica sul gioco d’azzardo. Tuttavia, nella raccomandazione 2014/478/UE, gli Stati membri sono incoraggiati a raggiungere un elevato livello di protezione per consumatori, giocatori e minori attraverso l’adozione di principi per i servizi di gioco d’azzardo online e le comunicazioni commerciali responsabili di tali servizi”. Questa la risposta del Commissario europeo per il mercato interno, Mr Breton, all’interrogazione degli europarlamentari Pernando Barrena Arza (Gruppo della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica) e Diana Riba i Giner (Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea) sui pericoli associati alla proliferazione di negozi di scommesse in Spagna. “Inoltre, nell’ambito della Strategia Europea per un Internet Migliore per i Bambini, i centri Internet più sicuri finanziati dalla Commissione forniscono corsi di formazione e risorse, offrono assistenza gratuita e forniscono consigli sull’uso responsabile delle tecnologie digitali, compresi i giochi. Inoltre, tutti gli Stati membri dell’UE sono parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei minori. Il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dei minori ha sottolineato i rischi relativi alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, compreso il gioco d’azzardo, e la necessità di istituire garanzie adeguate, garantire informazioni adeguate all’età, responsabilizzare i minori e sensibilizzare sulle opportunità e i rischi creati da l’ambiente digitale”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG