Il Comitato per il controllo e la valutazione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduto da Thomas De Luca, si è riunito per proseguire la verifica dello stato di attuazione della legge regionale ‘21/2014’ ‘Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico’. Hanno partecipato alla riunione le dirigenti regionali Paola Casucci e Angela Bravi. Al termine della seduta il presidente De Luca ha annunciato che il Comitato “chiederà alla Commissione Antimafia regionale, appena sarà costituita, di approfondire le possibili infiltrazioni in Umbria della criminalità organizzata nel gioco d’azzardo. Inoltre dalle riunioni che abbiamo dedicato all’esame della legge per il contrasto della ludopatia è emerso che l’enorme fenomeno del gioco on-line, che riguarda principalmente i giovani, al momento viene affrontato solo in piccolissima parte. E questo sarà uno dei temi sui quali il Comitato darà mandato all’Assemblea per rivedere l’attuale legge. Così come è necessario modificare la normativa nella parte che riguarda la distanza delle sale da gioco dalle scuole e dalle zone sensibili al momento della revisione delle concessioni in essere. Altro tema centrale è quello della riduzione dell’aliquota Irap dello 0,92 per cento agli esercizi commerciali che disinstallano gli apparecchi per il gioco. Una misura che sicuramente non ha dato i frutti sperati e quindi va rivista per renderla più efficace”. Nel corso della riunione, le dirigenti regionali hanno sottolineato come la Regione sia in attesa dell’approvazione definitiva del secondo Piano regionale per il contrasto del gioco d’azzardo, che arriverà a breve. Una delle principali novità del piano riguarda lo sviluppo di strumenti per un primo avvicinamento delle persone che hanno problemi con i servizi. Importante anche il ruolo del Numero verde che dal 2016 al 2019 ha ricevuto 486 chiamate. Il prossimo piano prevede anche un coinvolgimento maggiore dei Comuni nel contrasto della ludopatia, anche in termini di risorse. In Umbria 70 esercizi hanno usufruito della riduzione dell’aliquota IRAP dello 0,92 per cento per chi disinstalla gli apparecchi. Il fondo regionale della legge è stato di 40mila euro l’anno, ed è stato usato principalmente per contribuire alla sperimentazione del centro di riferimento regionale, per il numero verde, per sostenere l’accordo con l’Anci. Quest’anno è stato dedicato alle iniziative di formazione e per favorire un confronto a livello interregionale con l’obiettivo di valutare gli esiti e l’efficacia delle politiche messe in campo finora dalle altre Regioni. cdn/AGIMEG