CNR Pisa, 630mila adolescenti hanno giocato nel 2012. Il 12% è a rischio

Sono 630mila, i minorenni che nel 2012 hanno speso almeno 1 euro in giochi e scommesse. E’ la stima che si avanza nell’European Population Survey on Alcohol and other Drugs, lo studio – condotto dal Reparto di epidemiologia dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa – che ha coinvolto 45mila studenti delle scuole superiori e 516 istituti scolastici. Il 45,3% degli studenti ha puntato somme di denaro almeno una volta nel’ultimo anno, il gioco è maggiormente diffuso tra i maschi (55,1% contro il 35,8% delle ragazze), un quinto dei quali ha ammesso di aver giocato almeno 20 volte. Le ragazze, invece, nella maggior parte dei casi (il 60%) hanno giocato al massimo 1-2 volte. Quasi tre quarti degli interpellati (il 74%) ha affermato di aver giocato piccole somme di denaro, meno di 10 euro al mese; il 20% da 11 a 50 euro, mentre il 6% ha superato i 50 euro. Per Sabrina Molinaro, responsabile della ricerca, nella maggior parte dei casi si tratta di comportamenti di gioco “moderati e senza alcun profilo di rischio”. Ma la ricercatrice avverte che “il 7% risulta problematico e il 12% è a rischio gambling”. I giochi più diffusi sono il Gratta e Vinci e Lotto istantaneo, il SuperEnalotto e Lotto tradizionale, prodotti particolarmente apprezzati dalle ragazze (il 58% ha ammesso di aver partecipato ai primi due, il 23% agli altri). I ragazzi invece hanno dimostrato di preferire scommesse e poker (30% e 19%). Tra i luoghi n cui si gioca maggiormente i bar e le tabaccherie (52,5%), le case degli amici (39,1%), le sale scommesse (22,5%); il 13,4% è riuscito a giocare online, il 3,9% ha utilizzato uno smartphone. Il gioco è maggiormente diffuso tra gli adolescenti del Sud (come ne caso degli adulti) dove si tocca i 52% (il primato spetta alla Calabria con il 54%). Al Centro la percentuale scende tra il 46,6% dell’Umbria al 49% del Lazio. wc/AGIMEG