ll cane costituisce ormai parte integrante del tessuto sociale del nostro Paese. I cani sono di fatto gli animali che più frequentemente condividono con il proprietario la vita sociale fuori dalle mura domestiche. In Italia vivono circa sette milioni di cani.
Quattro famiglie su dieci ne hanno uno in casa. Duecentomila di questi vivono in canili rifugio o canili sanitari. Altri settecentomila sono randagi, molti dei quali abbandonati dai loro padroni o perché si tratta di cucciolate indesiderate e impreviste. Un abbandono che rappresenta, oltre che un atto moralmente riprovevole, anche un reato, come stabilisce l’articolo 727 del codice penale, che prevede l’arresto fino a un anno e una multa tra i 1.000 e i 10.000 euro.
I canili sul territorio nazionale sono 1.344 (tra canili sanitari e canili rifugio). Il 44% di questi si trovano al Sud, il 37%al Nord e il 19% al Centro. Ogni animale -come riporta un nota del Senato – costa 3,50 euro al giorno, 1.300 euro all’anno e la spesa solo per i canili rifugio, quelli che ospitano i cani in attesa di adozione.
Centinaia anche i centri cinofili e di addestramento. Decine di migliaia gli operatori specializzati, i veterinari e i volontari. In Italia, esclusi i medici veterinari, 35.000 persone lavorano nel settore cinofilo. Due milioni, se consideriamo l’indotto. sb/AGIMEG