Sbordoni (Com. Pres. GiocareItalia) ad Agimeg: “Banche non possono chiudere i conti degli operatori del gioco per policy etica. Siamo pronti a procedere con azioni giudiziarie”

“Il problema dei lavoratori del settore con le banche lo abbiamo portato anche all’attenzione del Governo. Io credo che questo sia un non problema, perché ci sono delle norme che le banche devono rispettare insieme anche agli istituti di garanzia per poter rendere possibile l’esecuzione di una concessione statale. Dunque, non può per policy etica rifiutare l’apertura o chiudere i conti anche perché subentra anche un altro tema: se si sostiene che per policy etica vengono chiusi i conti si dice indirettamente che lo Stato non è etico. In tal senso abbiamo predisposto una lettera di adesione ad un’azione collettiva da presentare al Ministero competente per poter, in caso di mancato accoglimento, procedere con le azioni giudiziarie”. E’ quanto ha dichiarato il membro del Comitato Direttivo di GiocareItalia, Stefano Sbordoni, durante la diretta con il direttore di Agimeg Fabio Felici. “Il settore si deve adeguare alle necessità del paese essendo un’attività dello Stato. Ma se i luoghi chiusi sono il problema deve esserci equiparazione per tutti gli operatori commerciali, avendo un’equità nelle decisioni di apertura e chiusura delle attività. Noi abbiamo sempre messo al primo posto la salute e lo abbiamo dimostrato redigendo protocolli di sicurezza efficaci. Infine, voglio fare gli auguri di Natale al Governo affinché venga illuminato dallo Spirito Santo per prendere le decisioni riguardanti il nostro futuro e quello dell’Italia”. ac/AGIMEG