Matteo Salvini non le manda certo a dire al Ministro della Salute Roberto Speranza. Ieri sera, nel corso della trasmissione “Dritto e Rovescio” su Rete 4, il leader della Lega ha dichiarato che: “Dopo Pasqua dobbiamo tornare a vivere, non c’è Speranza che tenga”. La critica è rivolta alla questione che, secondo quanto deliberato dal Ministro, non ci potranno essere zone gialle o bianche fino a maggio.
“La scienza è scienza – ha detto Salvini – non so come sia ora la situazione in Veneto, ma in queste ore Sardegna, Sicilia, Umbria, Liguria potrebbero tranquillamente riaprire in sicurezza. Ristoratori, baristi e gestori di palestre e attività culturali hanno come primo interesse la tutela della salute loro, dei dipendenti e dei clienti. Io capisco chi non chiede ristori ma sopravvivenza, cercheremo di metterci l’anima per ripartire”.
“Abbiamo chiesto sacrifici fino a Pasqua –a proseguito Salvini nella trasmissione condotta da Palo Del Debbio – ma dopo Pasqua chi ha i criteri medici per riaprire deve riaprire. Il ministro Speranza non mi convincerà mai che fino a maggio non se ne riparla. Non è solo un problema economico, ma di salute mentale. Migliaia di italiani si stanno imbottendo di psicofarmaci e tranquillanti, ci sono reparti di neuro-psichiatria pieni. Grazie ai vaccini, al sacrificio degli italiani e al caldo che arriva, se la curva cala dobbiamo tornare alla vita, non c’è rosso o Speranza che tenga”.
Ecco come le sale giochi, sale scommesse e sale bingo, hanno predisposto protocolli, per la gestione dell’emergenza sanitaria, addirittura più restrittivi di quelli previsti dalla normativa. Si tratta di protocolli, frutto di importanti investimenti economici, in grado di garantire la massima sicurezza per personale ed utenti.
I PROTOCOLLI DELLE SALE GIOCHI, SALE SCOMMESSE E SALE BINGO
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