Almeno 30 pregiudicati, nomi importanti nella malavita di Ostia, si davano regolarmente appuntamento nella sala scommesse “Italy Poker” di via Costanzo Casana proprio dove, all’una di notte del 15 luglio, i gregari di 2 famiglie malavitose, Spada e Triassi, si sono fronteggiate a colpi di coltelli e pistole. Sono passate anche da qui le indagini della squadra mobile che hanno portato nella maxi operazione Nuova Alba all’arresto di 51 persone, tutte accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso lo scorso 27 luglio. Sette mesi dopo – riporta Repubblica – la sala l’Italy Poker è stata chiusa. La licenza del bar e della sala giochi è stata sospesa per 20 giorni: per «la constatata frequenza di pregiudicati e la sospetta attività illecita» ha detto il dirigente del commissariato di Ostia, Antonio Franco. La sala scommesse era di fatto diventata un covo per i delinquenti di zona e i clan che da tempo gestiscono le attività illecite del litorale romano. Ed è stato più volte notato all’interno del bar proprio l’ex proprietario della sala scommesse, Giorgio Emiliano, braccio destro dei Triassi, che poco prima di essere arrestato nel corso dell’operazione Nuova Alba, aveva venduto a un amico il suo 51 per cento delle quote societarie. “Oltre alla sala di via Casana, negli ultimi mesi, sono state chiuse altre 45 bische, 25 di queste sono risultate clandestine» ha detto il dirigente del commissariato. Ma l’indagine non si ferma qui. Quello di ieri infatti non è che l’ ultimo tassello di un complicatissimo mosaico che investigatori”. lp/AGIMEG