Dopo il rifiuto da parte della questura di poter attivare le slot perchè troppo vicine ad una scuola, un locale della frazione di Bassa del comune di Cerreto-Guidi, nella città metropolitana di Firenze, ha presentato ricorso al Tar contro i ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, la questura di Firenze, l’Unione dei Comuni, il Comune di Cerreto e l’istituto comprensivo comunale. Ora, l’Unione dei Comuni ha dato mandato al presidente di costituirsi in giudizio per opporsi. Nello specifico, secondo quanto previsto dalla normative regionale, sono compresi tra i cosiddetti luoghi sensibili: luoghi di culto, sedi operative dei centri socio-ricreativi e sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assisteniale, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro, istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado. La distanza minima che gli apparecchi da gioco devono rispettare da tali punti sensibili è di 500 metri. Una distanza che, in base ai controlli effettuati dall’unità operativa complessa della polizia municipale, non è stata rispettata dal locale di Cerreto-Guidi. E’ stata così rifiutata la richiesta di autorizzazione dell’attività per poter installare apparecchi Vlt da parte della questura. cdn/AGIMEG