Gli Agenti della Squadra Amministrativa e della Squadra Mobile, a seguito di una precedente attività info-investigativa, hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento, del centro cittadino di Cento (FE), di proprietà di un residente di 58 anni. Il blitz è scattato nel tardo pomeriggio di domenica dopo un servizio di appostamento che ha permesso agli Agenti di verificare che dalle ore 15.00 alle ore 16.00 circa diversi individui entravano nello stabile. Pertanto – fa sapere la Polizia – si decideva di effettuare l’accesso approfittando del fatto che uno dei giocatori era uscito dalla porta di ingresso per fumare una sigaretta. All’interno sono state sorprese sette persone mentre giocavano d’azzardo intorno ad un tavolo sul quale erano depositate le loro puntate con fiches del valore di 0,20 centesimi cadauna. Una vera e propria casa da gioco illegale, dove nei fine settimana e nei pomeriggi infrasettimanali svariate persone si recavano per giocare e scommettere denaro ai fini di lucro, con tavoli verdi da roulette, Texas Hold’em e poker, nonché la presenza del gestore e di un soggetto con funzioni di croupier. I predetti, dell’età compresa tra 50 e 70 anni che si trovavano inequivocabilmente attorno ad un tavolo, hanno cercato goffamente di occultare le banconote, circa 640,00 euro, le fiches e le agende sulle quali vi erano annotati nominativi e somme di denaro pagate o ricevute presumibilmente per la predetta attività illecita. Accertata la conduzione della casa da gioco illegale, da parte del 58enne centese, quale proprietario dell’immobile e della persona di 70 anni, che fungeva da croupier, con precedenti specifici nel gioco d’azzardo, gli Agenti procedevano al sequestro dell’immobile contenente tutte le attrezzature da gioco, della somma incassata dal banco pari a 640,00 euro e delle predette agendine e denunciavano per esercizio di giochi d’azzardo i predetti, mentre i giocatori presenti sono stati denunciati per partecipazione a gioco d’azzardo e tre di loro anche sanzionati per la violazione della normativa anti-Covid19. cdn/AGIMEG