Cavandoli (Lega): “Negli ultimi anni Adm ha proposto riduzione Lotterie per crescente disaffezione del pubblico. Costante la diminuzione dei biglietti venduti anche nella Lotteria Italia”

“Lo schema di decreto individua per l’anno 2019 la lotteria nazionale ad estrazione differita «Lotteria Italia », con eventuale abbinamento a trasmissioni televisive. Il Ministero dell’economia e delle finanze, pertanto, ha ritenuto opportuno confermare per l’anno 2019 l’indizione di un’unica Lotteria nazionale ad estrazione differita. Nel corso degli ultimi anni l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha proposto la riduzione del numero delle lotterie ad estrazione differita per la crescente disaffezione del pubblico nei confronti di tale prodotto di gioco”. E’ quanto ha sottolineato Laura Cavandoli (Lega), relatrice del decreto ministeriale “per l’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell’anno 2019″. “Le ragioni del costante trend negativo nell’andamento delle lotterie ad estrazione differita – ha continuato – è dovuto, da un lato, all’incremento esponenziale delle offerte di gioco, soprattutto quelle con prospettiva di vincita immediata, dall’altro lato al fatto che si è perso il senso tradizionale dell’abbinamento a manifestazioni e ad eventi tradizionali. Per quanto concerne la Lotteria Italia, i dati riferiti ai risultati degli ultimi anni comunicati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli evidenziano una diminuzione costante del numero dei biglietti venduti: 6.955.460 nel 2018, 8.603.900 nel 2017 e 8.805.040 nel 2016. Al contrario, grazie a una consistente diminuzione delle spese totali per la gestione della lotteria (pari nel 2018 complessivamente a 6.404.300 euro rispetto ai 19.409.500 del 2017 e ai 19.759.200 del 2016), si registra un aumento dell’utile erariale che nel 2018 è stato di 14.186.500 euro (11.805.000 euro nel 2017 e 12.133.000 euro nel 2016). Tale aumento dell’utile erariale ha peraltro contribuito a ridurre ulteriormente l’entità dell’integrazione della massa premi a valere sull’apposito capitolo 3922 del bilancio dello Stato: nel 2018 l’integrazione è stata di 2.639.000 euro, mentre nel 2017 e nel 2016 è stata rispettivamente di 4.270.500 e 4.692.500 euro”, ha aggiunto. “Secondo la relazione redatta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ai fini del mantenimento dei livelli della raccolta nel settore, ed in particolare per la Lotteria Italia, la riaffermazione delle lotterie « tradizionali » non può prescindere dal correlato interesse che le emittenti televisive potranno riservare nei confronti di tale gioco qualora propongano abbinamenti a spettacoli televisivi di più rilevante interesse ed in fasce orarie di maggiore audience”, ha concluso. La Commissione ha poi approvato la proposta di parere favorevole. cdn/AGIMEG