Cassazione conferma la condanna l’uomo dei Lampada che aveva creato un impero delle slot a Milano

La Corte di Cassazione conferma la condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso disposta dalla Corte d’Appello di Milano nei confronti di un esponente del clan Lampada, il giudice territoriale aveva però ridotto la pena da 14 a 11 anni. L’uomo era finito in carcere nel 2011, secondo gli inquirenti in Lombardia aveva costituito una cellula del clan e gestiva una serie di attività, in particolare in diverse intercettazioni di vantava di aver trovato una miniera d’oro nella gestione degli apparecchi da intrattenimento. Secondo la Cassazione il ricorso “è proposto per motivi non consentiti e manifestamente infondati”.

La Corte d’Appello nel 2018 aveva ridotto la pena ritenendo che non si potesse configurare l’aggravante di cui all’art. 416bis comma 6. Quest’ultima infatti “ricorre quando gli associati intendono assumere il controllo di attività economiche, finanziando l’iniziativa, in tutto o in parte, con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti”. Per questa aggravante è necessaria “una particolare dimensione dell’attività economica, nel senso che essa va identificata non in singole operazioni commerciali o nello svolgimento di attività di gestione di singoli esercizi, ma nell’intervento in strutture produttive dirette a prevalere, nel territorio di insediamento, sulle altre strutture che offrano gli stessi beni o servizi”. Inoltre è necessario che “l’apporto di capitale corrisponda a un reinvestimento delle utilità procurate dalle azioni criminose, essendo proprio questa spirale sinergica di azioni delittuose e di intenti antisociali a richiedere un più efficace intervento repressivo”. Per i giudici d’appello, poi, non era stato effettuato il “necessario confronto con il capo di imputazione (che, si ripete, fa riferimento al “mantenimento” – e non all’acquisto” – con i proventi dell’evasione fiscale, dell’usura e dell’estorsione, del controllo di esercizi di ristorazione, bar gestione e noleggio di slot machines ed investimenti immobiliari)”. lp/AGIMEG