Cassazione: aggi del Lotto rientrano nell’avviamento di una ricevitoria, anche se la concessione non si può cedere

Per determinare il valore di avviamento una tabaccheria – e quindi l’imposta di registro per la cessione – occorre considerare anche gli aggi sulla vendita di tabacchi e lotto, anche se le relative concessioni sono personali e quindi non cedibili. Lo afferma la Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione respingendo il ricorso della titolare di una tabaccheria romana che aveva ceduto l’attività, ma poi si era vista notificare un avviso di rettifica in cui si chiedeva un’imposta di registro più alta. La donna aveva sostenuto che la Commissione – nel valutare il valore della tabaccheria – avesse incluso preso in considerazione anche gli aggi su Lotto e tabacchi, sebbene per legge “la parte di azienda relativa ai generi di monopolio non poteva essere fatta oggetto di cessione”. Il contratto a ben vedere riguardava infatti una “azienda per la rivendita di articoli per fumatori, articoli di profumeria e cartolibreria”. La Cassazione però adesso accoglie le tesi dell’Amministrazione, e spiega che “l’avviamento è la capacità di profitto di una attività produttiva, ossia una qualità di azienda costituita dal maggior valore che il complesso aziendale, unitariamente considerato, presenta rispetto alla somma dei valori di mercato dei beni che lo compongono”. Di conseguenza vanno presi in considerazione anche i “profitti relativi all’attività di vendita di generi di monopolio in quanto espressione della capacità produttiva dell’azienda che viene ceduta”. E ancora, “nel caso delle aziende con generi di monopolio, pur essendo vietata la cessione a qualsiasi titolo delle rivendite ordinarie e speciali (art. 31 della legge n. 1293 del 1957), è consentita la cessione dell’intero complesso aziendale nel quale è ubicata la tabaccheria”. E’ vero – ammette la Suprema Corte – che “l’eventuale subentro dipende sempre da un atto concessorio della pubblica amministrazione, ottenibile solo se sussistono particolari condizioni soggettive”, ma nel caso di specie non risulta che l’acquirente non sia subentrato nelle concessioni. rg/AGIMEG