“Ho la sensazione che stiamo giocando sulla pelle di ragazzi molto giovani. Ho il dovere, come padre e come nonno, di difendere la dignità di tanti giovani italiani che in questo momento stanno diventando carne da macello, a livello di comunicazione diffusa e non particolarmente onesta”.
E’ quanto ha detto il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, sulla vicenda calcio e scommesse.
“Dobbiamo tutelare l’integrità morale, accompagnare questi ragazzi in un processo di crescita in cui ciascuno di noi si assume le proprie responsabilità. Le nostre sanzioni infatti prevedono anche l’opportunità di un recupero. Noi questi ragazzi non li abbandoneremo mai”, ha concluso. cdn/AGIMEG