Global Starnet: Francesco Corallo chiede il dissequestro della società di cui è azionista. Il comunicato ufficiale

Proseguono gli aggiornamenti sulla vicenda riguardante Francesco Corallo, ex patron di Global Starnet. Il 29 febbraio scorso Agimeg aveva pubblicato in anteprima la notizia che il tribunale di Roma aveva dichiarato prescritti i reati a carico di Corallo.

L’8 marzo scorso, sempre in anteprima, Agimeg aveva appreso che Corallo aveva deciso di rinunciare alla prescrizione ed andare avanti nel procedimento, puntando all’assoluzione piena.

Una nuova puntata della vicenda è di questi giorni. Francesco Corallo ha infatti richiesto il dissequestro della società Global Starnet di cui è azionista. Quello che segue è il comunicato stampa integrale

“A seguito dell’assoluzione pronunciata in mio favore dal Tribunale di Roma giusta sentenza del 1.3.2024, in virtù della quale non esiste più nei miei confronti alcuna imputazione penale per alcun capo di reato, hanno ripreso a circolare false illazioni sul fatto che la Corte dei Conti avrebbe affermato che la mia società “Global Starnet” avrebbe operato una maxi evasione fiscale sottraendo al fisco ed all’erario l’importo di EU 335 milioni di cui alla condanna della Corte dei Conti sez. appello n° 68/15″. Riporta un comunicato stampa di Francesco Corallo.

“In realtà, come ben sanno tutti i vertici dei Monopoli – che però non smentiscono mai tali false illazioni -, si è trattato di una condanna per danno erariale da disservizio, che ha coinvolto tutti i 10 concessionari di gioco dell’epoca, i quali hanno tutti definito transattivamente la propria posizione. Nonostante ciò, continuano a girare voci infondate ed interrogazioni parlamentari secondo le quali sarebbe in corso una “trattativa“, condotta non da me ma dagli Amministratori giudiziari che attualmente stanno gestendo la società Global, come se tale “trattativa” debba ritenersi frutto di non meglio precisati “favoritismi”, quando invece “Global Starnet” è l’unica società rimasta fuori dagli accordi stipulati da tutti gli altri concessionari”.

“Debbo fortemente ribadire che la “Global Starnet” non ha trattenuto un solo Euro ed anzi, come ben sa chi ha letto la sentenza della Corte dei Conti, la condanna è stata fortemente ridotta solo in considerazione del fatto che la parte del servizio inerente la raccolta del tributo PREU ed il suo riversamento – conclude il comunicato- è stata efficacemente e correttamente svolta”. lp/AGIMEG