Caso Global Starnet, compagnia va al Consiglio di Stato per poter aprire le nuove sale. Ordinanza attesa domani‎

Consiglio di Stato, e’ stata mandata in decisione la richiesta di sospensiva avanzata‎ da Global Starnet contro il provvedimento  dei Monopoli – emesso a fine settembre – che congela il deposito cautelare e impedisce alla compagnia di richiedere autorizzazioni per aprire nuove sale e istallare altre macchine. Tutto nasce dall’inchiesta Rouge et Noir, alla Global Starnet viene contestato di aver trasferito nel corso degli anni oltre 200 milioni di euro a altre societa\’ del Gruppo, invece di versare Preu e tasse sui redditi. Per far fronte alle pendenze con il fisco la Global Starnet avrebbe fatto ricorso a rateizzazioni, secondo la Procura di Roma tuttavia il possono comunque essere contestati I reati di riciclaggio e evasione.‎
I Monopoli, a seguito dell’inchiesta, hanno revocato la concessione alla compagnia, quest’ultima tuttavia il 21 settembre ha ottenuto una sospensiva dal Consiglio di Stato. Gli stessi giudici di Palazzo Spada hanno sollecitato il colleghi del Tar a fissare celermente l’udienza pubblica, per risolvere quanto prima la questione nel merito. Questa udienza si terrà ‎il 24 gennaio prossimo.
Piazza Mastai, dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato, ha emesso un decreto – quello impugnato nella sede odierna – in cui appunto dispone la prosecuzione dell’attivita’ ordinaria in attesa dell\’udienza di merito, ma‎ blocca il rilascio di nuove autorizzazioni e l’apertura di nuove sale (132 quelle rimaste in sospeso). I Monopoli inoltre hanno anche congelato il deposito cautelare (circa 13 milioni, che verrebbero utilizzati per far fronte alle pendenze con il fisco).
La Global Stanet ha impugnato il nuovo provvedimento, in primo grado pero’ il Tar Lazio, a fine ottobre, ha respinto la sospensiva, spiegando che “la decisione del ricorso presuppone l’esame di questioni la cui complessità è incompatibile con la sommarietà della presente fase cautelare e che le esigenze di parte ricorrente appaiono tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito‎”. L’ordinanza del Consiglio di Stato e’ attesa nelle prossire 24/48 ore. Gr/AGIMEG