Il volume d’affari complessivo del gioco illegale in Italia ammonta a circa 25 miliardi di euro, di questi il 18,5 è rappresentato dall’online. E causa un buco di un miliardo di euro
causato all’erario. Spesso la criminalità organizzata sfrutta un sistema parallelo a quello di bookmaker legali, autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, anche per riciclare somme di denaro.
Proprio da questo punto sono iniziate le operazioni di accertamento condotte dalla Procura di Torino riguardo lo scandalo che ha coinvolto giocatori e scommesse. I calciatori indagati sul piano penale rischiano probabilmente soltanto una sanzione per aver effettuato puntate su portali abusivi. Mentre per quanto riguarda il Codice di giustizia della Figc, gli atleti rischiano l’inibizione o squalifica non inferiore a tre anni e un’ammenda di almeno 25 mila euro. Anche l’omessa denuncia di una simile violazione è punita dall’ordinamento federale, con una squalifica di almeno sei mesi e un’ammenda da almeno 15 mila euro.
Tuttavia, il vero problema restano le piattaforme abusive online che rappresentano, appunto, la fetta più rilevante del mercato illegale. Tanto che, dall’inizio del 2023, Adm ha inibito l’accesso a 9.828 portali illegali – ricorda la Gazzetta dello Sport.
Ma perchè si sceglie di giocare su questi siti illegali? Soprattutto per l’anonimato. Per chi,
non vuole o non può comparire in prima persona o essere tracciato, muovendo in più grosse somme che non sarebbero consentite legalmente, la mancanza di controlli è paradossalmente vista come un vantaggio. Questo è il caso appunto dei calciatori,
che evidentemente non piazzano le proprie giocate, almeno quelle sportive, direttamente online, ma usufruendo di intermediari collegati alle piattaforme illecite e spesso alla criminalità organizzata.
Il meccanismo è questo: utilizzando le webchat, si contatta l’allibratore, che si occupa materialmente di scommettere la cifra pattuita sul portale di riferimento, lasciando in pratica una linea di credito aperta in ogni momento.
Tuttavia, l’utilizzo dei siti illegali comporta dei rischi rilevanti per l’utente comune, che non è tutelato nelle giocate e nei movimenti di denaro.
Tutto questo non sarebbe stato possibile, infatti, sui siti di gioco legale, perchè sono controllati, monitorati e con limiti di puntata. cdn/AGIMEG