Caso Bplus, l’Avvocatura si oppone al rinvio. Il Tar Lazio sospende e chiede alle parti di trovare un accordo

Acceso scontro tra i legali di Bplus e l’Avvocatura di Stato sulla necessità di rinviare l’udienza di merito dei ricorsi contro il commissariamento e l’interdittiva antimafia intentato dalla concessionaria. L’Avvocatura di Stato, al termine dell’udienza preliminare, ha sottolineato che “C’è un’esigenza reale di arrivare a una sentenza di merito, quantomeno di primo grado, che si pronunci sulla legittimità dell’interdittiva del 2012, e sul commissariamento disposto nel 2014”. E sull’imminente tavolo di confronto tra la compagnia, la Prefettura e l’ADM, per arrivare a una gestione concordata del commissariamento: “I confronti tra le parti ci sono stati in tutti questi mesi” ha detto ancora l’Avvocatura di Stato, “una sentenza di primo grado comunque non precluderebbe un tavolo di confronto. Per gestire questa situazione le Amministrazioni hanno dovuto ricorrere a misure cautelari eccezionali. Inoltre, la gestione finanziaria della compagnia è opaca”. I legali della concessionaria hanno al contrario sostenuto la necessità di un rinvio a breve: “E’ in corso in questi giorni la revisione dell’interdittiva antimafia, se il provvedimento venisse ritirato, per i  ricorsi odierni andrebbe dichiarata la cessazione della materia del contendere”. Il Collegio, chiedendo alla società di depositare la documentazione che comprovi l’avvio del confronto con le Amministrazioni, ha caldeggiato l’ipotesi di un rinvio: “Si tratta di un’istanza avanzata dalla ricorrente” ha detto il Presidente Mezzascapo, rivolgendosi all’Avvocatura di Stato. “Inoltre non si può considerare una richiesta dilatoria, visto che alla compagnia è stata negata la sospensiva dei provvedimenti impugnati”. Il Collegio ha comunque stabilito che richiamerà il ricorso alle 12, nelle udienze di merito, di modo che le parti possano confrontarsi in questo lasso di tempo. gr/AGIMEG