“Non siamo mai stati interpellati dalle autorità italiane in merito alle vicende relative all’inchiesta Doppio Jack”. Così i vertici della Mga, Malta gaming authority, ad Agimeg in relazione all’indagine che la settimana scorsa ha portato all’arresto di sette persone sulle 37 indagate per gioco d’azzardo abusivo attraverso computer installati in centri ricreativi e collegati a server di bookmaker ubicati a Malta. “L’operatore al centro dell’indagine italiana” aggiungono alla Mga “possiede licenze di gioco in più di una giurisdizione dell’Unione europea, compresa Malta dove è autorizzata a operare come fornitore di piattaforma di gioco ad altri operatori (B2B, business to business ndr.). Comunque, non è ancora chiarito se ci sia una relazione diretta tra la licenza di Mga e gli addebiti che le autorità italiane hanno contestato a questa società, considerando che operava anche in altre giurisdizioni”. L’autorità maltese precisa anche che al momento la licenza non è stata sospesa. “Ogni ulteriore commento sarebbe prematuro al momento e fino alla conclusione delle indagini”. gpm/AGIMEG
