Dl enti territoriali. Il via libera del Senato alla nuova società di gestione per il Casinò di Campione

Con 194 voti favorevoli, 58 contrari e 4 astensioni, l’Assemblea di Palazzo Madama ha dato il via libera al maxiemendamento 1.900, interamente sostitutivo del testo del ddl n. 3570, di conversione del decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, sul quale, nella seduta di giovedì 29 novembre, il Governo ha posto la questione di fiducia; il provvedimento torna all’esame della Camera. Nel corso dell’esame del provvedimento è stato inserito un emendamento riguardante le nuove disposizioni per la gestione della Casa da gioco di Campione. Sulla proposta , presentata dai senatori Butti, Adamo, Mantovani, Tomassini, il sottosegretario all’Economia Polillo aveva espresso una valutazione di nulla osta. La norma prevede la costituzione di una apposita società per azioni per la gestione del Casinò soggetta a certificazione di bilancio e sottoposta alla vigilanza del Ministero delle Finanze e dell’Interno.

A decorrere dall’inizio di attività della società  sul totale dei proventi annuali in franchi svizzeri di tutti i giochi al netto del prelievo fiscale, se superiori a franchi svizzeri 130 milioni, verrà individuato, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, un contributo in franchi svizzeri del 3 per cento fino a 160 milioni, del 10 per cento sui successivi 10 milioni, del 13 per cento sui successivi 10 milioni e del 16 per cento sulla parte eccedente. Entro il 30 novembre 2015 e successivamente ogni biennio, il Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, procederà alla verifica della percentuale del contributo da applicare agli esercizi successivi e, se del caso, all’adeguamento della stessa con decreto interministeriale, sentiti il comune di Campione d’Italia e gli enti territoriali beneficiari del contributo. Detto ammontare verrà assegnato per il 40 per cento alla provincia di Como, per il 20 per cento alla provincia di Varese, per il 16 per cento alla provincia di Lecco e per il 24 per cento al Ministero dell’interno. Le somme attribuite allo Stato sono versate alla pertinente unità previsionale di base dello stato di previsione dell’entrata e sono riassegnate, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, alla pertinente unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero dell’interno. Le somme attribuite alle province potranno essere utilizzate anche per investimenti in favore dell’economia del territorio sentita la competente camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. mm/AGIMEG