Casinò: Venezia, potrebbe ripartire la procedura di vendita. Il Comune punta a nuova autorizzazione dal Viminale

L’esigenza di affidare la gestione del casinò di Venezia a privati e ricavare una grossa somma una tantum è tornata d’attualità. Pare infatti che il Comune sia tornato alla carica con il ministro dell’Interno Angelino Alfano per riottenere l’autorizzazione alla sub-concessione a terzi della licenza di gioco d’azzardo. La stessa autorizzazione era già arrivata lo scorso anno in vista della privatizzazione, ma il bando andò deserto.E’ quanto si legge oggi su Il Gazzettino. Ad aprile scorso, infatti, non aveva ricevuto alcuna offerta la gara per la privatizzazione della casa da gioco che avrebbe portato nelle casse del Comune circa 508,5 milioni di euro nel corso delle gestione trentennale, così come era scritto nel bando. Il Comune stava valutando diverse ipotesi, come una trattativa privata con i soggetti interessati, ma la soluzione più plausibile sembrava un bando-bis, con un ribasso della base del 15-18%. A giugno tuttavia, il sindaco Orsoni è rimasto coinvolto nello scandalo Mose, e la questione della privatizzazione della casa da gioco era stata accantonata. rg/AGIMEG