Casinò, Tar Valle d’Aosta respinge domanda cautelare dipendenti casinò Saint-Vincent su esuberi

Il Tar della Valle d’Aosta ha respinto la domanda cautelare presentata da 34 dipendenti del casinò di Saint-Vincent, per l’annullamento di alcune delibere della Giunta della Regione Valle d’Aosta per la ricognizione annuale delle eccedenze di personale e riassegnazione di 11 controllori. I giudici ha sottolineato che “il gruppo dei ricorrenti è connotato da posizioni radicalmente diversificate, in quanto solo una parte, 11, hanno effettivamente subìto l’assegnazione di diverse mansioni in differenti strutture regionali; mentre gli altri hanno conservato le medesime funzioni di controllore già in precedenza espletate; con conseguente diversificazione in ordine alle loro posizioni soggettive, quanto meno sotto il profilo del danno”. Hanno rilevato inoltre che “la causa implica l’assegnazione di differenti mansioni (solo) ad una parte del personale, che è stato ritenuto dalla Giunta regionale eccedente rispetto alle necessità del Casinò, anche in relazione all’individuazione di nuovi sistemi di controllo”. Il Collegio ha quindi sottolineato che “in fase cautelare non sussista un danno grave ed irreparabile a carico degli 11 ricorrenti che hanno mantenuto il rapporto d’impiego, ma con una diversa destinazione di sede e di mansioni” e che “il profilo economico esposto di perdita dell’indennità aggiuntiva di 920 euro, correlata alle funzioni di controllore, e, come tale, non più percepita, non assume, nel delineato contesto un profilo di favorevole apprezzamento, in considerazione del non evidente riscontro dei necessari presupposti per concedere la misura cautelare ripristinatoria”. rg/AGIMEG