“La disposizione in questione prefigura un mutato regime fiscale delle vincite da gioco, sia per quelle provenienti da case da gioco situate nel territorio nazionale, sia per quelle erogate da case da gioco autorizzate negli altri Stati membri dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo”. Lo segnala il servizio studi del Senato, riferendosi all’articolo 5 della legge europea, che adegua all’ordinamento dell’Unione europea, in attuazione di una sentenza della Corte di giustizia del 22 ottobre 2014, la disciplina italiana sulla tassazione delle vincite da gioco. La normativa italiana attualmente prevede una differenza di trattamento fiscale a seconda che le vincite di gioco siano state ottenute in Italia o in un altro Stato membro; la Corte ha ritenuto tale normativa incompatibile con il principio di libera circolazione dei servizi. Il provvedimento (recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea), che si appresta ad iniziare il consueto iter parlamentare in commissione Politiche dell’Unione europea al Senato, si compone di 22 articoli ed è volto a chiudere 2 procedure di infrazione, 9 casi EU Pilot e una procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato. Per quanto riguarda le vincite in case da gioco, l’Italia rischiava una procedura d’infrazione Ue a causa delle regole che disciplinano la tassazione delle vincite nelle case da gioco oltre frontiera. La norma approvata, invece, “parifica il trattamento fiscale delle vincite conseguite in case da gioco di altri Stati membri a quello applicabile alle vincite conseguite presso le case da gioco nazionali”. dar/AGIMEG