“Come Federgioco abbiamo sempre detto di non essere favorevoli alla diffusione di nuove case da gioco oltre a quelle già esistenti, ma allo stesso tempo siamo a disposizione dei Ministeri competenti per discuterne”. E’ questo il punto di vista di Carlo Pagan, presidente di Federgioco, Ad del Casinò di Campione d’Italia nonché vicepresidente della European Casino Association (ECA), che ha commentato ad Agimeg le parole del sottosegretario alle Finanze, Pier Paolo Baretta, che non esclude l’apertura di nuove case da gioco a seguito del contingentamento delle slot nei bar. “Le quattro case da gioco sono in mano pubblica e ci allineiamo alle linee del Governo, ma chiediamo di essere coinvolti perché abbiamo dalla nostra un know-how di grande spessore. Basti pensare che il Casinò di Campione e Ca’ Noghera a Venezia sono ai primissimi posti tra tutti i casinò europei”, ha ricordato Pagan. I quattro casinò italiani hanno chiuso il mese di febbraio 2016 con una raccolta che ha sfiorato i 22,8 milioni di euro. Il Casinò di Venezia ha incassato 7,5 milioni di euro, Campione ha chiuso con una raccolta di 6,1 milioni, Saint Vincent con 5,3 milioni e Sanremo con 3,8 milioni di euro. Le Slot hanno contribuito alla raccolta per complessivi 14,7 milioni, pari al 64,4% degli incassi totali. Nel 2015 i proventi dei casinò italiani sono stati pari a 298 milioni di euro, in crescita dello 0,3% sul 2014, prima volta dopo sette anni. cr/AGIMEG