Al casinò di Campione d’Italia in questi giorni si fa i conti con un improvviso e ineludibile aumento dei costi, considerato che tutto, in riva al Ceresio (anche se pur sempre in una fetta d’Italia), lo si paga in franchi svizzeri. Stipendi dei croupier inclusi. Tolta questa nota dolente, che sta seriamente mettendo in crisi i tavoli verdi campionesi provocando non pochi grattacapi all’attuale amministratore delegato del Casinò municipale, Carlo Pagan, sul fronte del gioco – si legge oggi su QN – l’aumento improvviso della divisa elvetica può invece far vedere il bicchiere mezzo pieno. “Se i nostri costi sono improvvisamente aumentati, tanto da impedirci senza un aiuto esterno di poter assorbire questo contraccolpo – spiega Pagan – questa scelta ci rende paradossalmente più appetibili, sul mercato svizzero e ticinese in particolare”. Del resto il casinò di Lugano sorge proprio sull’altra sponda del lago e la concorrenza è da sempre molto agguerrita. lp/AGIMEG