Casinò: Manila “lavatrice” di denaro degli hacker, nelle case da gioco 60 milioni di dollari rubati da Banca Bangladesh

Il Solar Resort and Casino di Manila Bay, nelle Filippine, e’ stato usato come lavatrice del denaro sporco da una società di money transfer, che vi ha dirottato circa 60 milioni di dollari rubati alla Banca centrale del Bangladesh. E’ quanto emerge, secondo ‘The Economist’, da un’inchiesta dell’Amlc, l’agenzia filippina sull’antiriciclaggio, la quale ai primi di febbraio ha rintracciato i soldi, che sono parte di una piu’ vasta rapina informatica di cui e’ stata vittima la Banca centrale del Bangladesh, attraverso un’operazione di hackeraggio. L’attacco, che sembra partito dalla Cina, ha consentito la sottrazione, il 5 febbraio scorso di cento milioni di dollari dal conto della banca del Bangladesh, presso la Federal Reserve statunitense, di cui solo 20 milioni sono stati recuperati, mentre 81 milioni sono finiti nelle Filippine e 60 nel Casino di Manila, trasformati in fiches da gioco. La nuova legge sull’antiriciclaggio introdotta nelle Filippine nel 2013 per evitare che il paese finisse nella lista dei paesi a rischio, esenta i casino dall’obbligo di riportare le loro operazioni e questo li rende delle lavatrici di denaro sporco a prova di indagine. Piu’ in generale sono le Filippine, secondo ‘The Economist’, a essere un paese che si presta a riciclare, specie nei casino, che sono specializzati nella ripulitura del denaro sporco. Il riciclaggio avviene attraverso l’acquisto delle fiches e del loro successivo cambio. Molti casino infatti consentono ai giocatori di effettuare ripetuti cambi di denaro contante in fiches, per importi prefissati, senza dover obbligatoriamente procedere al cambio al termine della giornata e presentando le fiches non cambiate all’incasso anche a distanza di tempo. lp/AGIMEG