La commissione Bilancio del Senato ha appena ultimato l’esame degli emendamenti della legge europea 2015 – recante Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – esprimendo parere contrario alle proposte che riguardano il settore dei giochi. Il provvedimento all’articolo 5 parifica la tassazione delle vincite nei Casinò oltre frontiera, mettendo così l’Italia a riparo da una procedura d’infrazione Ue. Durante la seduta è intervenuto il vice ministro all’Economia, Enrico Morando, concordando con il relatore Del Barba (Pd) riguardo alla “maggiore onerosità” della proposta Candiani (Lega) che chiedeva di recuperare dall’ulteriore tassazione di slot e vlt il gettito che verrà meno, per le casse dello Stato, dall’eliminazione della tassazione in Italia delle vincite ottenute nei casinò Ue o See. Disco rosso per l’emendamento Endrizzi (M5S) con cui il senatore chiedeva che “i premi e le vincite nei casinò autorizzati in Italia o in altri Stati membri dell’UE costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta” e per il relativo subemendamento, il cui “parere è contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione”. Quanto alla proposta del relatore Cociancich (Pd), che chiedeva di escludere dal reddito dei giocatori anche le vincite corrisposte dai casinò italiani, Morando ha fatto presente di aver “già predisposto una norma di contenuto analogo, per la quale dispone, pertanto, di una relazione tecnica positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato”. Al termine della discussione il relatore ha espresso, dunque, a nome della commissione, “per quanto di propria competenza, parere contrario” sulle proposte emendative citate. dar/AGIMEG