Casinò, Las Vegas vuole tagliare la bolletta elettrica. Wynn, MGM e Las Vegas Sands in disputa con il monopolio dell’energia

Nevada, sarà la Commissione per le Infrastrutture Pubbliche a risolvere la controversia tra tre colossi del gambling – Wynn Resorts, MGM Resorts International e Las Vegas Sands – e la NV Energy – la società che gestisce il monopolio dell’energia elettrica. I casinò resort – che hanno già coperto di pannelli solari i propri casinò, e riescono a coprire in questo modo circa il 20% del proprio fabbisogno – chiedono in sostanza di potersi rifornire direttamente dalle centrali elettriche, soprattutto per poter utilizzare energie rinnovabili. I tre colossi da soli rappresentano oltre il 5% del fatturato della NV Energy, la sola MGM brucia più kilowatt ora di Key West, l’isola della Florida che ogni anno ospita 2,5 milioni di turisti. La Wynn invece stima che potrebbe tagliare la bolletta annua del 40%, per un risparmio finale di 7 milioni di dollari. I precedenti non giocano a favore delle case da gioco, un anno fa la stessa Commissione si trovò a decidere su una richiesta analoga avanzata da una compagnia di archiviazione dati, e sostenne che la fuoriuscita di un grosso cliente avrebbe comportato un aumento delle bollette per gli altri clienti. Per questo nei mesi scorsi ha proposto una sorta di accordo alle tre compagnie del gioco: quello di versare una penale di 130 milioni di dollari – ovvero il consumo energetico annuo delle tre compagnie – per coprire i costi degli altri utenti. Una proposta che Wynn, MGM e Las Vegas Sands hanno ritenuto inaccettabile. La Commissione adesso sarà chiamata a pronunciarsi entro dicembre. lp/AGIMEG