Casinò, la Grecia privatizza le case da gioco in cambio di aiuti

Pezzi di Grecia in vendita in tempo di crisi. E’ stata pubblicata in questi giorni la lista contenente l’elenco dei beni che verranno venduti per raccogliere 50 miliardi di euro. Il documento e l’elenco sono stati redatti dall’Hellenic Republic Asset Development Fund, un fondo di diritto privato messo in piedi dal governo greco per attuare il piano di privatizzazioni, un impegno preso con la troika e agli investitori internazionali già alle prime avvisaglie del tracollo finanziario nel 2010.

La lista è lunga e c’e’ da scegliere. Si va da 14 aeroporti regionali che stanno già arrivando ad una società tedesca, attraverso l’aeroporto di Atene, i porti di Pireo e di Salonicco, il sistema di trasporto del gas, una società elettrica, il servizio postale, aziende di trasporto, l’azienda leader delle telecomunicazioni, una strada di 648 km, una raffineria di petrolio, e diversi beni immobili nelle principali località turistiche greche, così come le licenze per operare casinò e siti diritti interesse archeologico . Già in precedenza, sempre in una situazione simile, la Grecia aveva deciso per la vendita del concessionario esclusivo delle lotterie: Opap.

Oggi Quello che viene definito un “ampio e aggressivo piano di privatizzazione” risulta davvero inspiegabile. In primo luogo perché vendere nel bel mezzo di una crisi non sembra molto ragionevole se si vuole massimizzare il valore. Secondo perché gran parte dei beni messi in vendita generano un fatturato significativo per le entrate dello Stato greco, entrate che quindi verranno perse. Probabilmente sarebbe stato molto più saggio di attuare un piano per migliorare la gestione di queste aziende pubbliche.

In terzo luogo, perché la maggior parte dei proventi derivanti dalla vendita di beni sarà destinato a rimborsare il debito e le banche. Solo un quarto del ricavato andrà in investimenti per la crescita della Grecia. E infine perché concettualmente per migliorare l’economia di un paese non basta certo i monopoli di Stato con monopoli privati. lp/Agimeg