Registrazione di tutti i clienti che si impegnano in transazioni economiche pari o superiori ai 3 mila dollari nelle case da gioco di tutto il mondo. Questa la proposta avanzata dalla Financial Action Task Force (FATF), conosciuta anche come Groupe d’action financière (GAFI), l’organizzazione intergovernativa con sede a Parigi istituita nel 1989 dal G7 per fronteggiare il fenomeno del riciclaggio di denaro a livello mondiale. La soglia dei 3 mila dollari è una misura necessaria, secondo la FATF, soprattutto in quei Paesi del sudest asiatico in cui il giro d’affari nel gioco d’azzardo è particolarmente elevato e spesso intrecciato con la malavita organizzata. Portare la soglia all’uso del contante al di sotto dei 3 mila dollari, registrando ogni operazione di importo superiore, per l’organizzazione potrebbe essere la soluzione al fenomeno dilagante del riciclaggio. In particolare, sotto la lente ci sarebbero le case da gioco delle Filippine. Il Philippine Amusement and Gaming Corp. (PAGCOR), il regolatore di gioco di proprietà dello Stato, ha reso noto di essere intenzionato a introdurre l’anti-money laundering act (LRD): “Siamo pronti a farne parte. Abbiamo già detto al Congresso che siamo disposti ad essere coperti dall’LRD “, ha detto il presidente di Pagcor, Cristino Naguiat. Sotto la lente anche il Bangladesh, che assieme alle Filippine viene dal recente scandalo di riciclaggio di denaro nelle case da gioco per oltre 80 milioni di dollari. Nel caso delle Filippine, il FATF “si attende che a breve anche le case da gioco vengano incluse nella copertura di legge sul riciclaggio di denaro”, ha detto un alto funzionario. cr/AGIMEG