“Le attività svolte dalla Casa da gioco, e quelle relative alla stipula dei necessari contratti di fornitura, hanno ingenerato inevitabilmente un impatto sui numeri del piano concordatario originario, con necessità di attualizzare i dati relativi ai ricavi e ai costi”. Con queste parole il Tribunale Fallimentare di Como ha dato via libera al concordato preventivo del Casinò di Campione. Differita, inoltre, l’adunanza dei creditori al 19 settembre alle 13.
“Il piano integrativo depositato seppur complesso nella sua valutazione generale, si caratterizza quale sostanziale aggiornamento di quello presentato in origine, in relazione al riallineamento dei dati numerici connessi ai costi ed ai ricavi derivanti dalla riapertura della Casa da gioco, che fanno registrare molte meno presenze di giocatori, ma maggiori flussi di cassa ampiamente positivi”, sottolineano i giudici – come riporta Il Giorno.
I commissari giudiziali hanno confermato che le impostazioni non mutano essenzialmente rispetto al precedente, sottolineando l’inesistenza di criticità idonee a incidere sull’ammissione del piano integrativo, fatta salva “l’incidenza dei futuri costi straordinari legati ad attività come l’avvio di alcuni giochi da tavolo, gli eventi, la parte commerciale, il riaffidamento di un bar, e l’esistenza di alcune problematiche inerenti i rapporti contrattuali con due fornitori”. Ma anche la convenzione con il Comune di Campione d’Italia, “relativamente al ribaltamento dal Comune sulla Casa da gioco della gravosa imposta sugli spettacoli, incidente per il primo anno per 4 milioni di euro, nonché al corrispettivo previsto in favore del Comune per l’utilizzo dell’immobile che è in usufrutto alla Casa da gioco”. cdn/AGIMEG