La Casinò Campione d’Italia ha presentato un conto salato a ex sindaci del Comune, a funzionari comunali e agli amministratori della casa da gioco che dopo aver rischiato il fallimento, si trova ora in concordato preventivo, con la possibilità quindi di riaprire intorno al 15 dicembre. E’ stato infatti chiesto un risarcimento danni per 131 milioni di euro. ”Nell’ambito di tale procedura la società è tenuta, tra gli altri adempimenti, all’accertamento e al recupero dei danni patrimoniali a lei causati dai titolari di cariche di amministrazione o di controllo e da terzi in corso. Per omissioni o azioni comunque riferibili alle cariche o ai rapporti con la società”, si legge nella raccomandata come riporta la Regione. ”Tali passività sono riconducibili almeno in parte a quanto fatto dagli organi gestori e di controllo della Casinò Campione d’Italia e della incorporata Casinò municipale. Nel contempo è pendente sempre presso il Tribunale di Como il procedimento penale nel quale sono indicati alcuni degli organi societari e degli amministratori e dei funzionari del Comune per reati connessi dalla condotta della casa da gioco”, aggiunge. cdn/AGIMEG