Sindaco Pieve di Cadore: “Presto applicheremo legge regionale di contrasto al gioco patologico, per rendere omogenei limiti orari su tutto il territorio”

“Il Comune di Pieve di Cadore (nella provincia di Belluno in Veneto ndr.) intende applicare la legge regionale di prevenzione e contrasto al gioco patologico, approvata due mesi fa, come ha già fatto Cittadella di Padova”. Ha detto il sindaco Giuseppe Casagrande. “Proseguendo la politica di avvicinare i cittadini all’istituzione comunale, l’Amministrazione prosegue a Pozzale il suo tour per le frazioni. La scelta ha una motivazione perché qualche anno fa il bar che c’è qui, su invito dell’Amministrazione di allora, è stato il primo ad eliminare i giochi che ospitava e che poi non sono più stati rimessi. E noi vogliamo proseguire su quella strada applicando la legge regionale di prevenzione e contrasto al gioco patologico, che renderà omogenei, su tutto il territorio regionale, gli orari obbligatori di interruzione delle attività di gioco, come ha spiegato l’assessore alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin. Il primo ad applicare la nuova legge è stato il Comune di Cittadella. Noi – ha aggiunto – vogliamo essere secondi. Il provvedimento che sarà sottoposto al consiglio comunale non è ancora pronto, ma lo sarà tra poco. Secondo quanto prevede la legge regionale, dovranno essere rispettate le distanze minime di 400 metri dai luoghi sensibili, come scuole, bancomat, luoghi di culto. Inoltre nelle fasce orarie comprese tra le 7 e le 9, le 13 e le 15 e le 18 e le 20 le sale gioco devono interrompere l’attività di slot machine e le video lottery in bar e pubblici esercizi dovranno essere spente. È chiaro che queste norme, quando entreranno in vigore, riguarderanno solo i nuovi locali dove è possibile giocare. Quelli già esistenti non saranno interessati”, ha concluso. cdn/AGIMEG