Non solo gli adulti, ma anche i minori sono a rischio dipendenza dal gioco. A
rivelarlo è l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che ha presentato la ricerca “Adolescenti e azzardo: cresceranno dipendenti?” della Caritas di Roma su adolescenti e gioco. Secondo la ricerca condotta su un campione di 1.600 giovani, a Roma due ragazzi su tre tra i 13 e i 17 anni giocano almeno una volta l’anno nonostante i divieti per legge. Stando ai risultati del dossier, quasi tutti gli intervistati conoscono i giochi e lo strumento più utilizzato per accedervi è lo smartphone, adoperato dal 69% degli intervistati. “Evidentemente – spiega la ricerca – i fattori protettivi non stanno funzionando”. Il 38,5% riconosce l’esistenza di rischi legati al gioco. Fondamentale per poter prevenire il fenomeno è il ruolo della famiglia e della scuola. Per affrontare il problema – spiegano gli specialisti -, “genitori e insegnanti dovranno informare e sensibilizzare i ragazzi rispetto al fenomeno, aiutandoli a comprendere i pericoli, anche molto gravi, della dipendenza, ma senza utilizzare toni proibizionistici e giudicanti”. cdn/AGIMEG