“La tutela della legalità è uno dei pilastri del comparto e l’iniziativa della ‘casa della legalità’ è una delle tante che il coordinamento Lazio ha svolto per fare comprendere quanto questo settore sia importante per la società”. È quanto ha detto ad Agimeg il presidente di Acadi, Geronimo Cardia, a margine dell’apertura della prima casa della legalità in una sala bingo del V Municipio di Roma.
“Il presidio del territorio è uno strumento per lo Stato per dimostrare la sua presenza. Le sale giochi, da quando sono state regolamentate nel lontano 2004, sono simboli di legalità”, ha aggiunto.
“Con l’entrata in vigore della legge regionale del Lazio il gioco verrebbe escluso dal 99,3% del territorio di Roma. Questo mette a rischio migliaia di posti di lavoro e allo stesso tempo lo sono centinaia di imprese. A dimostrazione del fatto di essere un settore totalmente legale, quando è uscita la normativa sul distanziometro noi ci siamo subito messi in moto per trovare i luoghi in cui fosse possibile aprire sale in totale conformità con le prescrizioni legislative. I nostri periti però ci hanno fatto capire che in numerose province il territorio che verrebbe interdetto va oltre il 99%. Tutto questo è un imbuto che porta alla esclusione del gioco dal territorio. Voglio ricordare che oltre la metà delle regioni che hanno studiato il settore sono poi ritornare sui propri passi modificando il distanziometro o il numero dei luoghi sensibili. Ci auspichiamo che accada anche nel Lazio”, ha concluso.
ac/AGIMEG