Si è tenuto ieri a Napoli il convegno “Costruiamo insieme le regole del gioco legale fisico – Modello Campania”, promosso dall’Associazione Gestori Scommesse Italia, in collaborazione con il CNI. L’evento è stata l’occasione per fare il punto dell’attuale situazione del comparto del gioco legale, con proposte per costruire, insieme alle istituzioni, le regole del gioco legale fisico.
Tra gli interventi quello dell’avvocato Geronimo Cardia, presidente di Acadi: “Questa è un’industria seria, deve essere consapevole che mette a disposizione un prodotto delicato, quindi bisogna mettere al primo posto la sostenibilità del prodotto che offriamo”, le sue parole.
“Distanziometro e fasce orarie sono provvedimenti che non hanno portato a nulla, non hanno funzionato, perché i numeri della ludopatia sono aumentati. Ma allora quali misure prendere? Servono politiche attive come quelle della regione Campania, facendo sistema sul territorio per contrastate il disturbo da gioco d’azzardo, ognuno deve fare il suo, tramite la formazione degli operatori. Questa è l’idea iniziale che viene gestita con un Osservatorio Permamente”.
“La politica deve garantire molti interessi costituzionali. Bisogna tutelare le imprese e il diritto d’impresa, l’ordine pubblico, la salute. C’è l’esigenza di presidiare i territori con un’offerta pubblica di gioco per arginare la criminalità, perché dove non c’è gioco legale si apre la strada all’illegalità. Poi la questione erariale: questo comparto ha portato nelle casse dello Stato, dal 2004 ad oggi, miliardi di euro ogni anno. Lo Stato deve essere consapevole che il gioco è un prodotto delicato, come accade per i tabaccai. Ci sono forse leggi che vietano la vendita di sigarette in alcune fasce orarie o con distanze rispetto ad alcuni luoghi?”.
“Abbiamo scoperto che i luoghi sensibili della legge sul gioco sono stati scopiazzati dai distanziometri del 1990, quelli dei ripetitori dei primi telefonini. Non hanno senso, ci sono dentro ospedali e chiese”. “La delega fiscale è stata approvata e ora si dovrebbe procedere al riordino, anche se si è cominciato solo sull’online. Il presidio del territorio invece è importante”, ha concluso Cardia. lb/AGIMEG