Cardia (Pres. Acadi) ad Agimeg: “Le Autorità investigative hanno più volte evidenziato l’importanza del presidio del territorio da parte dell’offerta di gioco legale”

“C’è un problema e riguarda tutte le sfaccettature del gioco pubblico. Tante volte sentiamo resoconti, anche in sedi istituzionali, di letture di dati orientate ad evidenziare una misura più grande di quella che è effettivamente, per creare allarmismo, ed ogni volta va compreso se è un errore fatto in buona fede o commesso ad un obiettivo chiaro e preciso. Troppo spesso il gioco pubblico viene accostato a realtà criminali del nostro Paese. ADM ha emanato una circolare interpretativa sui numeri del giocato, sulla differenza tra raccolta e spesa. Ancora oggi si parla di 3 mila euro a testa di spesa nel gioco pubblico per ogni cittadino, quando in realtà sono 300 euro, meno di un caffè al giorno”. Così Geronimo Cardia, Presidente Acadi, commenta nella diretta con il direttore di Agimeg, Fabio Felici, i dati diffusi questa mattina da Uno Mattina, su Rai 1.

“Per il futuro dobbiamo continuare a fare bene quanto visto negli ultimi tempi. Dobbiamo valorizzare gli aspetti positivi, ce ne sono tanti, come l’impegno dimostrato dai lavoratori e lavoratrici del comparto del gioco. Il loro ruolo in questo contesto difficilissimo è fondamentale. Oggi va cercata l’attenzione del politico che ha la possibilità di decidere e di agire. In questo contesto è importante anche il ruolo di Adm, la sua valutazione tecnico istituzionale, che è assolutamente consapevole delle problematiche che abbiamo rappresentato. E’ notorio l’impegno dell’Amministrazione sul tema del rapporto del comparto di gioco con il mondo creditizio e bancario. Auspico che si continui su questa linea – ha detto Cardia – così come continuare a farci sentire con serietà, compostezza, determinazione. Dobbiamo farci ascoltare da chi riteniamo abbia una valutazione del comparto diversa dalla nostra. Ho ascoltato le valutazioni del senatore Endrizzi (M5S) o del Professor Fiasco nel contesto che ho avuto in audizione antimafia, in cui ho messo in evidenza che serve essere consapevoli che la criminalità organizzata è pronta a servire tutti i comparti che sono in difficoltà, anche il nostro. Il rischio è l’usura o l’acquisto e trasferimento, nelle mani della criminalità, di aziende create da imprenditori del settore del gioco. Queste tuttavia sono cose che le istituzioni conoscono perfettamente e le autorità investigative sottolineano l’importanza del presidio sul territorio dell’offerta di gioco pubblico. Già poche settimane dopo l’inizio del lockdown, lo scorso anno, l’ex capo della Polizia Gabrielli ha messo in guardia dal rischio di infiltrazione nel settore della criminalità organizzata”. cr/AGIMEG